Cos’è un CGM
Un CGM — Continuous Glucose Monitor — è un dispositivo che consente di monitorare continuamente i livelli di glucosio nel corpo, sostituendo il classico metodo della “goccia di sangue” dal dito. È utilizzato da chi gestisce il diabete con insulina: persone con diabete di Tipo 1, Tipo 2 o gestazionale.
Come funziona
Un sistema CGM è composto da tre parti principali:
- Sensore – un piccolo elettrodo inserito sotto la pelle che rileva il glucosio nel fluido interstiziale
- Trasmettitore – invia i dati dal sensore a intervalli regolari (da 1 a 15 minuti)
- Ricevitore o App – mostra i valori di glucosio e le tendenze nel tempo
I sensori approvati utilizzano una tecnologia enzimatica che genera una corrente elettrica proporzionale alla concentrazione di glucosio. Alcuni modelli richiedono calibrazione manuale, altri sono factory-calibrated e pronti all’uso.
Vantaggi principali
- monitoraggio continuo dell’andamento glicemico nel tempo
- maggiore comodità e minore dolore rispetto alle punture capillari
- allarmi automatici per ipoglicemia e iperglicemia
- riduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c) e miglior controllo del tempo “in range”
- compatibilità con sistemi ibridi ad anello chiuso (auto-regolazione dell’insulina)
Limiti e precauzioni
- ritardo fisiologico: il sensore misura il glucosio del fluido interstiziale, non del sangue, con un ritardo di 5–20 minuti
- accuratezza: i CGM non sono infallibili per confermare ipoglicemie gravi — in caso di dubbi serve un test capillare
- compression lows: pressioni sul sensore (come il dormirci sopra) possono causare falsi valori bassi
- durata limitata: i sensori vanno sostituiti ogni 7–14 giorni, a seconda del modello
Tipologie di monitoraggio
CGM Continuo (Dexcom, Freestyle Libre3, Eversense, SIBIONICS): trasmette dati in tempo reale via Bluetooth, con allarmi configurabili
Flash Glucose Monitoring (FGM) (Freestyle Libre 1/2): registra i dati nel sensore, leggibili solo tramite scansione NFC
Verso i sistemi “Closed Loop”
I CGM sono la base dei sistemi ad anello chiuso — i cosiddetti artificial pancreas — in cui sensori e pompe insuliniche dialogano in tempo reale per regolare automaticamente le dosi, riducendo l’intervento umano e migliorando la stabilità glicemica.